Casa di bambola
È evidente. Che vuol dire? Non credo che le persone di servizio... Ecco un pezzetto di forcina da capelli... È una delle tue, Nora...
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Lo credo. Dimmi, dunque, qualche tuo desiderio... ragionevole.
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Lo credo. Il male è che tu puoi poco o nulla...
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Credo fosse agiato; ma d'una agiatezza male amministrata. Alla sua morte tutto andò via, si sciolse come la neve.
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Lo credo. Ma che cosa intendi?
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Lo credo.
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Credo abbia fatto un matrimonio infelice.
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Credo, caro dottore, che ami la vita anche lei.
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Con suo marito ci conosciamo sin da studenti. E non credo che il signor direttore della Banca sia diverso degli altri mariti.
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credo di non aver fatto peggio di tanti altri. I miei figli crescono; e per essi ho bisogno di quanta più stima è possibile. Questo posticino alla
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È evidente anche che le parole 2 ottobre non sono della stessa calligrafia di suo padre, ma di un'altra che io credo di riconoscere. Però questo può
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Può darsi! Ma di questo genere di affari che abbiamo per le mani credo d'intendermene: ne conviene? Ora faccia quel che le pare... e dirò soltanto
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Quello che ho previsto da tanto tempo. Però non credo che sarà subito.
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Buon giorno, dottore. L'ho riconosciuto al modo di suonare. Non entri da Torvaldo in questo momento: credo che sia occupato.
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Lo credo, perchè lo dice. Ed ora che lo sa non rinunzia?
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Non lo credo. Si tratta di orgoglio femminile che si esalta e vuol sacrificarsi.
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La guardi dunque. Credo che metta conto. È bellina, è vero, signora Linde?
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